A parte il dramma che si sta continuando a vivere all'isola del Giglio per l'affondamento del Costa Concordia e alla ricerca dei dispersi del naufragio, si comincia a guardare a domani. Nel post segnalato prima ho già riportato dell'arresto del capitano nonché della possibile stima dei danni.
Ma cosa ne sarà del Costa Concordia? La nave, ovviamente, non può essere lasciata dinanzi l'Isola del Giglio (siamo a 150 metri dalla riva). E andrà quindi in qualche modo "tirata via".
Il primo passaggio, il più delicato, è il pompaggio dei quasi 2500 litri di gasolio: due le settimane che ci vorranno per concludere l'operazione ed evitare una catastrofe ambientale di portata ancora maggiore.
Quindi toccherà alla parte più spettacolare: il vero e proprio recupero della nave.
Due le ipotesi al vaglio: lo smantellamento della nave in loco e la successiva divisione in tronconi trasportabili oppure il rimorchio della stessa in cantiere.
La prima strada è sicuramente più facile e meno onerosa ma ha due problemi: il tempo necessario (mesi) e il rischio ambientale per ciò che dalla nave potrebbe finire in acqua, compresi i pezzi in fase di disassemblaggio della Concordia.
La seconda strada è quella invece più spettacolare: la nave infatti andrebbe riparata in loco (la falla di 80 metri) quindi issata in verticale in modo da galleggiare. Ma muovere 293 metri per 114mila tonnellate non è cosa facile!
L'unica cosa certa è per ora il nome della ditta che si occuperà del recupero: sarà l'olandese Smit, specialista in recuperi in acqua di relitti (ricordate il sottomarino russo Kursk? Furono loro a riportarlo a galla).
La Smit ha descritto il sistema: prima di tutto dovrebbe essere, come detto, riparato lo squarcio. Quindi con le pompe andrebbe svuotata la nave dall'acqua, impresa non facile vista la posizione coricata della stessa e la quantità di "mare" da pompare via.
In contemporanea verranno sistemati una certa quantità di enormi travi di fianco alla nave (lato chiglia). Questi pali serviranno per la seconda fase, quando si provvederà al raddrizzamento del transatlantico. La nave sarà imbragata e controbilanciata con enormi cassoni galleggianti agganciati allo scavo. Altri cassoni pieni d'aria saranno agganciati sotto la chiglia e saranno ciò che permetterà alla Costa Crociere di galleggiare (difficilmente tutta l'acqua sarà eliminata dal suo interno). Ovviamente queste operazioni andranno fatte sbancando la secca. Usando i pali come leva, si tenterà di raddrizzare il tutto. Una volta raddrizzata, la nave sarà rimorchiata in cantiere e quindi comincerà l'analisi dei danni: probabilmente la Costa Croncordia sarà demolita (troppi alti gli oneri di ripristino e la cattiva fama che si è fatta rispetto al costo di realizzazione di un nuovo scafo).
Continua la corsa contro il tempo dei soccorritori per salvare i sopravvissuti ancora in mare. Secondo il presidente della Provincia di Grosseto, Lorenzo Marras, il numero dei dispersi è sceso a 17. La Guardia Costiera, intanto, ha annunciato il ritrovamento di due anziani morti a bordo della nave. Al sicuro il commissario di bordo Marrico Giampetroni, prelevato dalla Costa Concordia con un'operazione spettacolare dei vigili del fuoco.
19.58 - Mayday non sarebbe mai partito
Non sarebbe mai partito un formale mayday dalla Concordia. E non sarebbe stata la nave a chiamare la sala operativa, ma viceversa. Così le prime ricostruzioni della Guardia Costiera. L'equipaggio e la sala operativa avrebbero parlato diversi minuti prima che a terra si sapesse per la prima volta che la nave stesse imbarcando acqua.
NEWS
Costa, in salvo il commissario di bordo
Trovati i corpi senza vita di due anziani
Sale a cinque il bilancio delle vittime. Marras: "I dispersi sono 17". Ancora 48 ore per l'operazione salvataggio, poi scatterà il recupero del carburante
19.27 - Marras: mancano all'appello 17 persone
Non si hanno notizie di 17 persone che erano imbarcate sulla Costa Concordia, secondo quanto reso noto dalla Costa Crociere durante il vertice che si è tenuto in prefettura a Grosseto. Lo ha confermato a Tgcom24 il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras.
19.04 - Monti: grazie a cittadini per solidarietà
Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha voluto ringraziare i cittadini dell'Isola del Giglio e di Porto Santo Stefano "per la generosità offerta nel soccorso" ai passeggeri della Costa Concordia. Lo ha scritto su Facebook il presidente della provincia di Grosseto, Leonardo Marras. "Ho ricevuto la telefonata del premier. Si è complimentato per la gestione della protezione civile e ha ringraziato per la generosità dei cittadini".
18.33 - Capitaneria diffida armatore per messa in sicurezza
La Capitaneria di porto di Livorno ha inviato alla Costa Crociere una diffida "per la messa in sicurezza e la rimozione" della Costa Concordia compatibilmente secondo quanto si apprende, con le operazioni di ricerca e di soccorso ancora in corso.
17.48 - Guardia Costiera disse al comandante di tornare a bordo
Sarebbe stato più volte invitato a risalire sulla nave dal personale della guardia costiera Francesco Schettino, il comandante della Costa Concordia. Lo si apprende da fonti qualificate, secondo cui l'uomo assicurò ai militari della Capitaneria di porto di Livorno che sarebbe risalito, ma questo non è mai avvenuto. Proseguono, intanto, le ricerche dei dispersi: i vigili del fuoco stanno controllando la nave cabina per cabina.
17.46 - Ricerche cabina per cabina
Si cercano i passeggeri e i membri dell'equipaggio - 15 persone, secondo gli ultimi calcoli - cabina per cabina all'interno della Costa Concordia con le mappe della nave messe a disposizione dalla Costa Crociere. Lo riferisce il presidente della Provincia di Grosseto, Leonardo Marras, al termine del vertice in prefettura.
17.03 - Ambasciata Usa: dispersi due americani
L'ambasciata statunitense in Italia ha abbassato a 120 il numero di americani a bordo della nave Costa Concordia, e precisato che "118 persone" sono state fino ad ora contattate. Altre fonti riferiscono di due coppie di francesi che ancora mancherebbero all'appello.
16.56 - Legale comandante: è stata manovra di emergenza
"E' stata una manovra di emergenza, avvicinarsi così tanto alla costa è stato l'unico modo per evitare che la nave affondasse in mare aperto". E' la versione del comandante della Costa Concordia Francesco Schettino, affidata al suo legale avvocato Bruno Leporatti.
16.10 - TROVATI A BORDO DUE ANZIANI MORTI
I corpi senza vita di due anziani sono stati trovati a bordo della Costa Concordia. Lo ha confermato la Guardia Costiera, spiegando che i cadaveri sono stati individuati nel punto di raccolta sulla nave. A quanto si apprende, i due anziani avevano indosso i giubbotti di salvataggio. Si tratterebbe di due uomini.
15.50 - Un superstite: ci dissero che si trattava solo di un guasto
"Eravamo a bordo solo da due ore. Avevamo appena occupato le nostre cabine e ancora non avevamo fatto alcuna esercitazione su come lasciare la nave. Mentre eravamo a tavola, tra il primo e il secondo, abbiamo sentito un tremolio che via via si è fatto sempre più violento, come un treno che deragliava. Poi il black out e il panico. A un tratto è stato comunicato che il problema era un piccolo inconveniente di natura elettrica". Lo ha raccontato Luciano Castro, naufrago della Costa Concordia, in diretta a Tgcom24. Leggi l'articolo
15.43 - Comandante Guardia Costiera: speriamo di trovare superstiti
"Una squadra di sommozzatori si è immersa per ispezionare la parte posteriore della nave. I sommozzatori hanno sfondato un vetro e sono entrati nella sala ristorante. La speranza di trovare qualcuno vivo c'è. Nella parte sommersa meno, anche se non è da escludere la presenza di bolle d'aria. La situazione a bordo è difficile con tende e moquette che galleggiano divenendo pericolose per i nostri operatori", spiega il comandante della Guardia Costiera, Cosimo Nicastro in diretta dall'Isola del Giglio a Tgcom24.
15.20 - Procura: nave a soli 150 metri da riva
"La nave Costa Concordia era a soli 150 metri dalla riva. Una distanza incredibilmente vicina. Stiamo facendo anche accertamenti satellitari per stabilirla con esattezza". Lo ha riferito il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, che coordina le indagini del naufragio all'Isola del Giglio.
15.18 - Procura: scatola nera sta parlando
La scatola nera della nave Costa Concordia sta già 'parlando'. L'ha riferito il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, rendendo noto che l'esame della scatola è in corso e sarà completato in un paio di giorni. Emergerebbe una differenza di un'ora tra l'impatto alle 21.45 e l'allarme alla Guardia costiera circa delle 22.43.
15.14 - Cappellano: sala motori allagata in venti minuti
Il "disordine non è stato creato dall'equipaggio, ma dal panico". Lo ha detto cappellano della Costa Concordia, don Raffaele Malena. Sono stati "momenti di panico. Forse non hanno dato subito l'allarme. Cercavano un'altra cosa, quando si è verificato il fatto, lo squarcio alla nave: erano, infatti, andati a vedere in sala macchina se potevano risolvere il black out. Ma è stato troppo tardi, perché‚ in meno di 20 minuti la sala macchina era invasa dall'acqua: non c'è stato niente da fare".
14.48 - Di Paola: un grosso errore umano
"Un grosso errore umano che ha avuto conseguenze drammatiche purtroppo". Così il ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola, anche ammiraglio, commenta l'incidente dell'isola del Giglio. "Navi di questa dimensione - secondo il ministro - non possono passare così vicino ad una costa dove è noto che ci sono secche. Speriamo - aggiunge - non salga il numero dei morti, sono in corso ispezioni sulla parte emersa, potrebbero esserci altri passeggeri intrappolati".
14.15 - Il ministro Clini: le grandi navi non sono vaporetti
"Basta con la gestione di queste navi che vengono usate come se fossero dei vaporetti". Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini commenta così la tragedia della nave naufragato all'isola del Giglio. "Questo - ha sottolineato - non è turismo sostenibile ma è turismo pericoloso. Dobbiamo intervenire rapidamente e con decisione per evitare che queste grandi navi arrivino vicino ad aree ambientalmente sensibili".
14.04 - Altre 48 ore per le operazioni salvataggio
"La priorità adesso è salvare le vite umane". A dirlo è il responsabile del progetto anti-inquinamento marino del ministero dell'Ambiente (Castalia), Lorenzo Barone. Si deve "pensare al salvataggio" almeno per 48 ore. Poi "il recupero del combustibile, che tecnicamente si chiama allibo. In ogni caso, spiega Barone, "abbiamo le navi del ministero dell'Ambiente pronte a intervenire qualora si dovesse verificare qualcosa" e "a garantire la tutela ambientale".
13.58 - Il capo commissario non è in pericolo di vita
Marrico Giampietroni, il capo commissario di bordo recuperato, "non è in pericolo di vita", come ha detto il responsabile e coordinatore del 118 della Asl 9 di Grosseto, Robusto Biagioni. Giampetroni, ricoverato al Misericordia di Grosseto, avrebbe "una frattura a una gamba" e i medici gli hanno diagnosticato "uno stato di ipotermia, ma non ci sarebbe stato bisogno di 'riscaldarlo' artificialmente", ha aggiunto Biagioni.
13.21 - In salvo il commissario di bordo: incubo finito
"E' finito un incubo. Ma ho sempre sperato nella salvezza". Sono state queste le prime parole di Marrico Giampetroni, capo commissario di bordo di Costa Concordia, ritrovato questa mattina dai vigili del fuoco. Giampetroni si trovava sul ponte 3 della nave ed è stato salvato con un'operazione spettacolare. Giampetroni è stato caricato sull'elicottero Pegaso e trasportato all'ospedale di Grosseto. Foto
13.05 - Rossi (Regione Toscana): i dispersi sono 17
"Verifiche incrociate stanno riducendo il numero delle persone disperse. Nell'ultima riunione mi hanno comunicato che all'appello mancherebbero 11 passeggeri e 6 membri dell'equipaggio". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, al Giglio
12.56 - Il comandante fermato per pericolo di fuga
Pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove sono i due motivi per cui la Procura di Grosseto ha deciso il fermo di polizia giudiziaria per il capitano Francesco Schettino, comandante della nave Costa Concordia nel naufragio all'isola del Giglio. E' quanto riferisce il difensore, avvocato Giulio Leporatti.
12.25 - Trovata la scatola nera con la rotta
La "scatola nera" della Costa Concordia è stata trovata dai sommozzatori della guardia costiera, prelevata e sequestrata; al suo interno sono registrati i tracciati delle rotte seguite dalla nave, come si apprende da fonti investigative. I tracciati saranno decisivi per le indagini sul naufragio.
11.48 - Nave Costa, due persone rintracciate a Roma
Due persone che erano a bordo della nave Costa Concordia, e che non risultavano tra quelle soccorse e identificate, si sono presentate a Roma a un ufficio delle forze dell'ordine, come rende noto il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi. A questo punto quindi il numero dei dispersi scende a 36.
11.42 - Pm: il comandante non è stato l'ultimo ad abbandonare la nave
"La manovra della nave non doveva essere quella. Inoltre purtroppo devo confermare che il comandante non è stato l'ultimo ad abbandonare la nave". Sono queste le parole del procuratore capo di Grosseto Francesco Ferusio, che aggiunge: "Stiamo valutando eventuali altre responsabilità".
11.05 - In "fuga" dall'ospedale
La coppia coreana tratta in salvo la notte scorsa all'interno della Costa Concordia ha già lasciato l'ospedale di Orbetello ed è partita per Roma. E' quanto si apprende da fonti sanitarie. Sembra anche che i due coreani, marito e moglie di 29 anni, abbiano lasciato l'ospedale da una porta laterale in modo da evitare di incontrare i mass media. Dopo essere stati visitati i medici li hanno dimessi senza prognosi: stanno bene.
09.39 - Raggiunto, sta bene
E' stata raggiunta la persona individuata questa mattina dai Vigili del Fuoco nel ponte 3 della Costa Concordia naufragata a largo del Giglio. E' un membro dell'equipaggio ed e' il capo commissario di Bordo Marrico Giampetroni. L'uomo sembra essere in buone condizioni.
09.29 - Difficile da raggiungere
''Dopo i 2 coreani della notte scorsa, a bordo della Costa Concordia e' stata individuata una terza persona da liberare. Sembra che sia un commissario di bordo''. Lo ha riferito il prefetto di Grosseto, Linardi, che ha aggiunto: ''E' difficile raggiungerlo perche' i pompieri devono passare da locali allagati''.
09.23 - Una terza voce
I soccorsi che stanno cercando eventuali superstiti a bordo della nave Costa Concordia, avrebbero sentito una voce proveniente da una delle cabine del relitto. Lo afferma un ufficiale della Guardia Costiera. Si sta cercando di localizzare il superstite per poi trarlo in salvo.
09.14 - Con grande cautela
Da circa due ore i vigili del fuoco continuano a sentire rumori che provengono dal ponte 3 e si stanno lentamente avvicinando per controllarne la natura. Non è escluso che possa trattarsi di superstiti che segnalano la loro presenza. Le manovre di avvicinamento a questa parte della nave vengono svolte con la massima cautela, anche perche' la Costa Concordia ondeggia a causa delle correnti e del mare leggermente agitato.
08.55 - Trecento filippini a bordo
Sono circa 300 i filippini che lavoravano a bordo della Costa Concordia, secondo quanto indica un comunicato del ministero degli esteri di Manila che precisa che tra di loro ci sono 21 feriti. "Almeno 21 marinai filippini sono stati segnalati tra i feriti. Uno ha un braccio rotto, un altro soffre di ipotermia", si legge nel comunicato. Secondo uno dei filippini a bordo "i connazionali se la sono cavata bene", prosegue il comunicato.
07.23 - Rumori dal ponte tre
Si sentono rumori dal ponte 3 della nave Costa Concordia che ha fatto naufragio davanti all'isola del Giglio. Lo si apprende dai vigili del fuoco. Secondo quanto spiegato, la verifica di quella zona della nave risulta molto difficile da raggiungere a causa di scale, porte sbarrate e arredi e materiali che ostacolano l'avvicinamento dei soccorritori. La nave è completamente rovesciata su un fianco. I pompieri stanno sentendo i rumori da circa mezz'ora
06.13 - Cabina per cabina
Sommozzatori e specialisti dei nuclei speleo-fluviali dei vigili del fuoco procedono ispezionando 'cabina per cabina' con la speranza di raggiungere altre persone rimaste intrappolate. Quando sulla Costa Concordia sono partiti i black out elettrici dopo l'impatto con uno scoglio, si sono bloccate le serrature elettroniche delle porte delle cabine, che vengono aperte con badge, e non è escluso - viene ipotizzato - che qualcuno sia rimasto chiuso dentro anche per questo senza poter fuggire.
05.23 - A terra i due superstiti
Sono arrivati a terra all'isola del Giglio i passeggeri ritrovati vivi in serata a bordo della Costa Concordia incagliata, all'interno di una cabina. Sono due coreani di 29 anni, un uomo e una donna, in viaggio di nozze. I due stanno bene e sono scesi a piedi dall'imbarcazione dei vigili del fuoco. Sono stati portati via in ambulanza per essere sottoposti a controlli.
03.43 - Raggiunti i due superstiti
I vigili del fuoco hanno raggiunto le due persone ancora vive all'interno della Costa Concordia. Si tratta di due asiatici che si trovavano nella cabina 838. A un primo esame, sembra che i due stiano bene. I pompieri li stanno portando all'esterno.
01.11 - Due persone vive a bordo
Due sopravvissuti al naufragio della Costa Concordia sarebbero stati individuati dai vigili del fuoco all'interno della nave. I due, un uomo e una donna, hanno risposto ai soccorritori ma non sono ancora stati raggiunti. Secondo quanto si apprende, sarebbero due ponti al di sotto di dove sono ora i vigili del nucleo Saf (Speleo alpino fluviale).
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