Di Fabio Bossi
È di ieri l’annuncio dell'accordo tra i due colossi che porterà nei prossimi mesi l’architettura x86 di Intel in una nuova serie di dispositivi prodotti da Nokia.
Quando due aziende del calibro di Intel e Nokia decidono di accordarsi, di sicuro c’è da aspettarsi qualcosa di interessante. L’accordo, annunciato solo ier, prevede che Intel fornisca a Nokia i processori basati sull’architettura x86 e il proprio “know how” nel settore computing, mentre l’azienda finlandese fornirà a Intel la tecnologia wireless HSPA/3G.
Da questo accordo ci si aspetta una serie di nuovi dispositivi prodotti da Nokia, probabilmente MID, smartphone e magari anche netbook, “motorizzati” da processori e tecnologia Intel. Le due aziende si concentreranno, dal punto di vista software, sullo sviluppo dei sistemi operativi open source, in particolare le distribuzioni Maemo e Moblin.
Da un lato, Intel cerca così di contrastare il successo dell’architettura ARM, che nei prossimi mesi verrà utilizzata anche nei netbook, dall’altro Nokia potrà contare sull’appoggio di Intel per incrementare il proprio market share negli USA.
Le due aziende, inoltre, potrebbero sfruttare questa alleanza anche per contrastare alcuni “nemici” comuni, primo fra tutti l’iPhone di Apple.
I primi frutti di questo accordo potrebbero apparire sul mercato già alla fine di quest’anno o all’inizio del 2010. È inoltre probabile che la piattaforma che Nokia utilizzerà in particolare per i nuovi MID sarà quella chiamata Moorestown, che sfrutterà il “system on a chip” Lincroft, realizzato con processo produttivo a 45 nm, e il suo successore Medfield, a 32 nm, che a differenza di Lincroft integrerà anche le funzioni di I/O.
L’intesa tra le due aziende è seguita con attenzione dagli analisti di mercato, ma anche dai concorrenti: due colossi come queste due aziende potrebbero davvero metterli in difficoltà.
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